IL SENSO DEL DESTINO
Passiamo ora al senso del destino. O al sentimento tragico della vita. Qui la cosa si fa difficile. Tutti, dalla pera a me, nasciamo con un carattere, e questo carattere è il nostro destino.
IL SENSO DEL DESTINO
Passiamo ora al senso del destino. O al sentimento tragico della vita. Qui la cosa si fa difficile. Tutti, dalla pera a me, nasciamo con un carattere, e questo carattere è il nostro destino.
FIGURE RETORICHE
Dunque, molto in breve, ecco qui la personificazione, la similitudine, l’allegoria e la metafora. Sarebbe bello parlarne molto più a lungo. Accontentiamoci, però, adesso di esercitarli brevemente sui soliti nostri tre grandi testi, quelli emersi nell’emergenza per salvare l’uomo dalla catastrofe.
LA METAFORA
E infine la metafora. La metafora è la regina della deletterizzazione. Metafora significa portare fuori una cosa da se stessa, per questo è la regina. La metafora è ciò che un racconto deve cercare per prima cosa.
ALLEGORIA
L’allegoria. La penso come Melville: è volgare. È un’equazione.
LA PERSONIFICAZIONE
La personificazione è la figura retorica che permettere di tradurre un qualsiasi concetto in un’immagine (più o meno) viva. Qualsiasi idea, grazie alla personificazione, ci si mostra per ciò che è un’idea: una figura immaginaria, fantastica, mitologica. Qualsiasi idea, pensiero, concetto; qualsiasi ideologia o fede filosofica e religiosa vogliate trarre dalle vostre idee è una mitologia.
LA SIMILITUDINE
La similitudine è la figura attraverso la quale ogni cosa è paragonata all’altra. Di solito tendiamo a credere che una cosa sia soltanto e unicamente se stessa, ma grazie alla similitudine, possiamo godere di questo piacere paleolitico, bacchico, liberatorio: