È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE - IL LIBRO AZZURRO #153 - QUANDO ALESSANDRO CONOBBE LO SPLENDORE
Alessandro conobbe lo splendore da bambino, e se ne sentì schiacciato, diminuito e umiliato a tal punto che decise di fingersi un dio, e, con questa maschera grottesca calata in volto, visse infelice e ubriaco.
Nell’immagine, busto di Alessandro Magno attribuito allo scultore Leocare, datato intorno al 330. a. C., conservato ad Atene presso il Museo dell'Acropoli (foto di Marsyas, rilasciata con licenza CC BY-SA 2.5 tramite Wikimedia Commons).
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.
È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE - IL LIBRO AZZURRO #152 - LA RAGIONE DEL RE DEGLI DEI
Platone, compiuti i cinquanta anni di età, rifletté nel cuore su cosa ne era stato della sua vita, e concluse che fallimento maggiore nessun uomo poteva realizzarlo.
È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE - IL LIBRO AZZURRO #151 - QUANDO ALCIBIADE FU TOCCATO DALLO SPLENDORE
Alcibiade, toccato dallo splendore, ne divenne avido e geloso, e, volendolo tenere tutto per sé, ne mutilò le effigi, ne dissacrò il nome, e poi corse per il mondo
È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE - IL LIBRO AZZURRO #150 - QUANDO PROTAGORA VIDE LO SPLENDORE
Protagora vide lo splendore, e, essendo avido di oro nel cuore, gli parve di poterne ricavare un meccanismo utile a procurargli vasti indotti economici. Applicò
È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE - IL LIBRO AZZURRO #148 - QUANDO RE SALOMONE VIDE LO SPLENDORE
Lo splendore rese Salomone malizioso e perfido, e non fu un male.