IL CUORE
Mio padre,
ubriaco di latte e vino,
in silenzio
(la notte velenosa d’assenzio
s’accoppiava appena al giorno
divino, bianco e stupefatto);
mio padre che dice:
“Senti come batte
ogni altro animale
il cuore.”,
e, sotto il cielo mattinale,
prese e gettò nella terra
la bestia tutta d’oro,
la sanguinaria,
la vogliosa di guerra.
“Ognuno ha
Quello che ha dato”,
disse poi, e, piccolo da stare in un seme,
lo seppellì senza pensarci, come viene.
Grande il cuore,
che nemmeno il creato lo contiene.
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Figurazioni di Veronica Leffe.