RICORDI?
Ricordi?
Fu dopo che mi spiegasti
che Socrate si era rincarnato in una torpedine
e i fulmini in baci;
che la scolastica possiede una sua libidine
(è logico l’amore fra Persefone e Dite);
e che non mi avresti mai detto tutto su di te,
che convenimmo d’amarci.
E poi nessuno dei nostri giorni è stato mai minore e mite.
Finisce il tempo svuotato dell’uomo, non il nostro.
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Illustrazione di Veronica Leffe.