È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE - LO SPLENDORE #8 - QUANDO COMINCIA DAVVERO IL ROMANZO
Un indizio ci deve indurre a pensare che non è sbagliata l’affermazione secondo la quale Hans Doré somiglia a un libro:
a un certo punto Joseph Idel si perde nel centro di Berlino e, causa il semplice meccanismo per il quale la necessità si realizza per mezzo del caso, si ritrova davanti alla vetrina di una libreria: “cercò di leggere i titoli sui dorsi, ma non ci capì molto”. Joseph sillaba nella mente i titoli dei libri, finché non ne trova uno, «Acque morte», un altro «Il re degli zingari», e infine un libro azzurro, rilegato in tela, sul dorso del quale è impresso un nodo dorato. Non c’è il nome dell’autore e nemmeno un titolo. Forse è un libro finto: ed è in questo momento, a mio avviso, che comincia davvero il romanzo.
Nell'immagine, «Il libro azzurro».
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.