Mi sembrò di poterla, di doverla riconoscere fra mille,
ultima di mille donne che per tutte, per tutte
abbiamo combattuto, fra oriente e occidente,
ovvio fra vita e morte:
un'illusione di cui continueremo a parlare,
non dico credere o non credere: sorte è la tentazione
di costrire navi perché tu le distruggessi
e ci perdessimo tutti, in un modo o nell'atro
perché fossi io quell'uomo scaltro
che doveva escogitare il famoso finale della tua tragedia,
che certo non era niente; proprio non era niente.
(da Storia Aurea, di Pier Paolo Di Mino, p. 46)
|