UN CUORE DOCILE
La Torah vanta di essere stata scritta da un ampio numero di scrittori inesistenti, o esistiti soltanto per il loro numinoso prestigio.
Il più importante di questi scrittori è, senza dubbio, Salomone, quel re che chiese a Dio un cuore docile. Un cuore intelligente e scaltro, ossia capace di ingannare Dio stesso. Maestro di ogni sotterfugio, Salomone, dunque, non poteva esimersi dall’introdurre di nascosto nel più casto e sereno e spirituale dei libri, alcune dicerie sacre e terribili: le scabrose parole d’amore del Cantico dei cantici e quelle funestanti dell’Ecclesiaste.
L’immagine rappresenta l’incontro tra Salomone e la regina di Saba, miniatura per la Bibbia storica di Guiart des Moulins, opera del cosiddetto Virgil Master (1400-1415).
Testo di Pier Paolo Di Mino
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.