FARE POLITICA
Pan ci insuffla nel sangue grave agitazione, ed esaltazione, e, misto alla meraviglia, dolore. Tutto è così vero, e vivo, e noi vi apparteniamo, e ci appartiene.
Quando Pan si manifesta, un brivido sale lungo la schiena, e quel sentimento in cui terrore e gioia sono tutt’uno, ci rende improvvisamente vivi nel solo modo in cui lo si è: nella relazione di ogni oggetto con l'altro, ognuno all'altro graziosamente soggetto. Su questo sentimento che fa tremare, secondo Platone, si fonda la città; e, infatti, Pan, quando ci libera dalle nostre mediocri volizioni nell'angoscia, ci rivela cosa fare. "Dovete solo fare politica", ci dice Pan.
Nell’immagine, “Pan e Dafni”, gruppo scultoreo in marmo di età tardo imperiale (I-II sec. d. C.) copia di un originale ascrivibile al tardo ellenismo, conservato presso Le Gallerie degli Uffizi di Firenze (Foto © Gabinetto Fotografico delle Gallerie degli Uffizi, concessa con licenza CC BY-NC 2.0 IT).
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.