ILIADE E ODISSEA
Nella nostra biblioteca potenziale, in quanto catena di pensieri, collochiamo, per tradizione, al suo principio L’Iliade e l’Odissea.
Ripetiamo in maniera frusta che la nostra cultura ha origine qui, velando alla nostra coscienza che nessuna lettura, più di quella di Omero, ci offre un nutrimento che potremmo definire esotico, a volere essere piani, ma che, a volere essere del tutto sinceri, dovremmo definire alieno e completamente straniero. Era sentito come tale, forse, già nella Grecia classica, che tentava di recuperare, fissando quei poemi con la scrittura, l’origine incomprensibile del proprio pensiero. Quel pensiero che, per gli eroi che diedero guerra a Troia, era una modalità intellettuale e insieme sensoriale di vita la cui moderna sconoscenza ci relega all’unidimensionalità, all’unilateralità monomaniacale delle nostre esistenze.
L'immagine (lo stratagemma del cavallo di legno) è l'elaborazione di un dettaglio tratto da un vaso greco ritrovato a Cerveteri e datato 560 a.C.
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.